“Chi fur li maggior tui ?”
fu la prima domanda del superbo Farinata a Dante che aveva una gran voglia di farselo chiedere.
E’ una domanda che oggi potrebbe sembrare indiscreta e perciò essere giudicata biasimevole.
Sarebbe più biasimevole però se, ricevendola, voi non sapeste rispondere.
TUO PADRE
Francesco Spadaro b.ne di Passanitello – Ferlito
Lettera a parenti, affini e consanguinei
Carissimi,
benché sconosciuto a gran parte di voi, nella posizione – virtuale e simbolica – di capo-stipite pro tempore della casata della quale, direttamente o indirettamente, fate parte, mi sono deciso ad impostare questa assai impegnativa iniziativa informatica per continuare ed allargare il progetto di mio padre, Francesco Spadaro-Ferlito, mirato ad indicare a tutti, col concorso di tutti, cominciando dai suoi figli, da chi proveniamo, chi siano i nostri parenti chi ci ha preceduti e chi si accinge a seguirci.
La mia finalità, dunque, è quella di compattare la famiglia sul display e di invogliare tutti ad essere citati in quest’opera.
Chiedo pertanto, anche per conto di chi si trovasse a dover continuare questo impegno, che:
1) siano fatte conoscere, con una certa tempestività e con completezza di dati, le variazioni soprattutto anagrafiche che dovessero verificarsi come, per esempio, nascite, matrimoni, separazioni, divorzi, situazioni di fatto, grandi eventi, decessi, ecc, ecc.
2) siano segnalati errori ed omissioni;
3) siano resi noti, via posta informatica o tradizionale, per la conoscenza della famiglia, i successi personali di qualsiasi natura, tenendo presente che quanto fosse già riportato in internet potrà essere recepito comunque come link;
4) siano inviate in copia – possibilmente via internet – eventuali fotografie di particolare interesse familiare o ritratti di antenati ancorché potenziali.
Quanto pervenisse per posta ordinaria, se richiesto, sarà restituito.
Vi ringrazio e vi saluto
Vittorio Spadaro-Leanza